Passa ai contenuti principali

Il REVERSE CHARGE nelle Cessioni Immobiliari





Il "Reverse Charge" 

nelle cessioni immobiliari 


Il reverse charge (o “inversione contabile”) è un  metodo di applicazione dell’IVA che consente di effettuare l’inversione contabile dell’imposta sul valore aggiunto direttamente sul destinatario della cessione del bene o della prestazione di servizio. Questo metodo permette, quindi, di far ricadere gli obblighi IVA sul destinatario della cessione dell'immobile o della prestazione del servizio immobiliare. 

Anche le cessioni di fabbricati abitativi e strumentali effettuate dalle imprese possono essere assoggettate ad Iva con il Regime dell’Inversione Contabile "Reverse Charge".

Secondo la lett. a-bis), contenuta nell’articolo 17, comma 6, D.P.R. 633/1972, si assoggettano al meccanismo del “Reverse Charge” tutte le cessioni di fabbricati, abitativi e non, che risultano imponibili ai fini Iva per opzione e non per obbligo (ovvero per le quali il cedente è tenuto all’assoggettamento al tributo seguendo i metodi tradizionali). 
Un esempio di cessione imponibile Iva per obbligo è la vendita di un immobile, abitativo o strumentale, posta in essere dalle imprese che hanno costruito o ristrutturato l'immobile in oggetto, entro cinque anni dall'ultimazione dei lavori. 

CHI SONO I SOGGETTI A CUI SI APPLICA IL REVERSE CHARGE?

L’applicazione del "Reverse Charge" presuppone che l’acquirente sia un soggetto passivo Iva stabilito in Italia.
Nel caso, invece, in cui l’acquirente sia un “privato”, rimane applicabile l’ordinario meccanismo dell’addebito con rivalsa in fattura, anche se la cessione è imponibile ai fini Iva, per effetto dell’ opzione esercitata nell’atto di compravendita.






BENIMMOBILI IMPRESA
PROPRIO LO SPAZIO DI LAVORO CHE STAI CERCANDO

Scopri Chi Siamo

Scrivi all'Autore:
zaghen@benimmobili.eu




Commenti

Post popolari in questo blog

I Nuovi Trend nel settore Retail nel 2021

  La spinta alla digitalizzazione causata dalla pandemia che ha influenzato molti degli aspetti con il quale ci confrontiamo ogni giorno ha inevitabilmente portato nuove tendenze anche nel settore Retail , che dovrà ben presto abituarsi all’idea che i clienti possano interagire virtualmente con i prodotti.  L’emergenza sanitaria ha spinto i consumatori a ricercare una Shopping Experience più conveniente in termini di costi e di sicurezza . Gli ultimi dati infatti dimostrano di come il 97% di coloro che hanno abbandonato il carrello tradizionale a favore di quello virtuale, lo hanno fatto per comodità.  Tuttavia, le attività ubicate nei cosiddetti “negozi di vicinato” che hanno implementato la possibilità di “ click & collect” (ovvero la possibilità di ordinare online uno o più prodotti e ritirarli in negozio) hanno visto un incremento delle vendite. Tale tendenza si è verificata perché, con il primo lockdown, la disponibilità dell’Home Delivery da parte della GDO si...

La Cedolare Secca per i Negozi post "Legge di Bilancio 2020"

Novità in merito alla Cedolare Secca Commerciale dopo la Legge di Bilancio 2020 . Nessuna proroga della tassazione agevolata per le locazioni dei negozi di proprietà dei privati . La Legge di Bilancio 2020 esclude il rinnovo della tassazione agevolata del 21%. Nonostante nell’ultima parte delle discussioni della Legge di Bilancio 2020 sembrasse esserci speranza, è ormai cosa certa il mancato rinnovo della possibilità di aderire alla flat tax del 21% per i privati che affittano negozi e botteghe . L’ultima chance è stata data ai proprietari di locali commerciali di categoria C\1 che hanno stipulato un contratto d’affitto entro il 31 dicembre 2019. In tal caso, resta garantita la possibilità di accedere alla tassazione ridotta del 21%, in sostituzione delle ordinarie e più severe aliquote Irpef, con 30 giorni di tempo per registrare il contratto (anche con decorrenze più dilatate nel tempo). A partire dal giorno 1 gennaio 2020, invece, si è chiuso definitivam...

SOS Locazioni Commerciali - "Decreto Cura Italia" per il Coronavirus

L’ emergenza Covid-19   ha a vuto un im patto devastante sull’economia italiana. "Sono Marco Copeta e, come Advisor Immobiliare dell'agenzia di mediazione immobiliare BENIMMOBILI IMPRESA, posso ammettere che già molti clienti mi hanno contattato per capire in che modo lo Stato può andare in aiuto degli imprenditori in difficoltà" Cerco di dare alcuni chiarimenti. Per quanto riguarda le locazioni commerciali , l’articolo 65 del D.L. 17 marzo 2020, n. 18 cosiddetto “ Decreto Cura Italia ” prevede, a favore di esercenti attività d’impresa, per il corrente anno 2020, un credito d'imposta pari al 60% del canone di locazione per negozi e botteghe (ovvero per  i mmobili appartenenti alla categoria catastale C/1 ) pagato al mese di marzo 2020. Il Bonus costituisce un risarcimento parziale della spesa sostenuta dal commerciante al dettaglio per la locazione di un locale rimasto inutilizzato, a causa dell’emergenza epidemiologica. Cosa bisogna fare per accede...