La spinta alla digitalizzazione causata dalla pandemia che ha influenzato molti degli aspetti con il quale ci confrontiamo ogni giorno ha inevitabilmente portato nuove tendenze anche nel settore Retail , che dovrà ben presto abituarsi all’idea che i clienti possano interagire virtualmente con i prodotti. L’emergenza sanitaria ha spinto i consumatori a ricercare una Shopping Experience più conveniente in termini di costi e di sicurezza . Gli ultimi dati infatti dimostrano di come il 97% di coloro che hanno abbandonato il carrello tradizionale a favore di quello virtuale, lo hanno fatto per comodità. Tuttavia, le attività ubicate nei cosiddetti “negozi di vicinato” che hanno implementato la possibilità di “ click & collect” (ovvero la possibilità di ordinare online uno o più prodotti e ritirarli in negozio) hanno visto un incremento delle vendite. Tale tendenza si è verificata perché, con il primo lockdown, la disponibilità dell’Home Delivery da parte della GDO si è dimostrata
Il parco immobili industriale in svariate realtà italiane è destinato alla rovina. Parliamo di capannoni vecchi di decenni, che non hanno le caratteristiche necessarie per essere appetibili sul mercato ai player contemporanei: uno su tutti la logistica . I tempi del capannone dai mille usi, costruito con caratteristiche generiche per andare incontro a diverse tipologie di azienda, sono ormai finiti. Il più grande player contemporaneo è la logistica (l’e-commerce è ormai riuscito ad abbattere le barriere tra distribuzione e retail), ed essa valuta una struttura in base a criteri come: numero di baie di carico, doppio fronte, dimensioni del piazzale e, in generale, tutto quanto possa aiutare nell’efficientare la movimentazione delle merci, che nel settore è sinonimo di margine. Per questo motivo diverse aziende, con capitali a disposizione per fare queste operazioni, si orientano sull’ acquisto di terreni su cui poi effettuare operazioni di “ build to suit” , ovvero di costruzion