Novità in merito alla Cedolare Secca Commerciale dopo la Legge di Bilancio 2020.
Nessuna proroga della tassazione agevolata per le locazioni dei negozi di proprietà dei privati. La Legge di Bilancio 2020 esclude il rinnovo della tassazione agevolata del 21%.
Nonostante nell’ultima parte delle discussioni della Legge di Bilancio 2020 sembrasse esserci speranza, è ormai cosa certa il mancato rinnovo della possibilità di aderire alla flat tax del 21% per i privati che affittano negozi e botteghe.
L’ultima chance è stata data ai proprietari di locali commerciali di categoria C\1 che hanno stipulato un contratto d’affitto entro il 31 dicembre 2019. In tal caso, resta garantita la possibilità di accedere alla tassazione ridotta del 21%, in sostituzione delle ordinarie e più severe aliquote Irpef, con 30 giorni di tempo per registrare il contratto (anche con decorrenze più dilatate nel tempo).
A partire dal giorno 1 gennaio 2020, invece, si è chiuso definitivamente il sipario sulla Cedolare Secca Commerciale per gli affitti di negozi e botteghe. Non si perderà il beneficio per i contratti per i quali è già stata esercitata l’opzione per la Cedolare Secca di questo specifico settore fino al 31 dicembre 2019 (a tal proposito, si legga il nostro articolo che ne parla).
La Cedolare Secca risponde, nella sua essenza, a due necessità:
- ridurre il peso della pressione fiscale sui contribuenti
- combattere il fenomeno delle locazioni "in nero"
Ambedue le necessità non sono meno sentite dal Governo Conte bis che, soprattutto sul secondo punto, ha studiato e pianificato un piano importante di contrasto all’evasione fiscale. Non rientra in questo piano, però, la proroga della Cedolare Secca Commerciale.
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