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Perché i capannoni/magazzini esistenti non sono più idonei alla vendita o locazione?

 


Il parco immobili industriale in svariate realtà italiane è destinato alla rovina. 

Parliamo di capannoni vecchi di decenni, che non hanno le caratteristiche necessarie per essere appetibili sul mercato ai player contemporanei: uno su tutti la logistica.

I tempi del capannone dai mille usi, costruito con caratteristiche generiche per andare incontro a diverse tipologie di azienda, sono ormai finiti. 

Il più grande player contemporaneo è la logistica (l’e-commerce è ormai riuscito ad abbattere le barriere tra distribuzione e retail), ed essa valuta una struttura in base a criteri come: numero di baie di carico, doppio fronte, dimensioni del piazzale e, in generale, tutto quanto possa aiutare nell’efficientare la movimentazione delle merci, che nel settore è sinonimo di margine. 

Per questo motivo diverse aziende, con capitali a disposizione per fare queste operazioni, si orientano sull’acquisto di terreni su cui poi effettuare operazioni di “build to suit”, ovvero di costruzione  su misura in base alle esigenze predeterminate del destinatario finale. 

Secondo Cushman & Wakefield in Italia «il settore immobiliare della logistica industriale sta vivendo una crescita sana, sia dal punto di vista occupazionale che da quello degli investimenti. I requisiti logistici di e-commerce e dell’ultimo miglio stanno aumentando in linea con le vendite al dettaglio online, che richiedono più spazi per gestire non solo le vendite ma anche i resi dei prodotti». 

Tra le province più interessate all’esplosione delle logistiche ci sono Roma, Milano, Torino, Bologna, Brescia, Verona e Piacenza, soprattutto per le zone nelle immediate vicinanze dei principali snodi autostradali e ferroviari. 

Da gennaio a settembre 2020 il volume dei nuovi spazi occupati dai magazzini per la logistica ha raggiunto il picco dell’ultimo decennio. Il ritorno degli investimenti speculativi si riflette anche nel tipo di transazioni registrate, dove il 50% del mercato riguarda nuovi edifici in pre-locazione. Per queste ragioni nei prossimi anni vedremo ancor più un grande consumo metrico da parte dei players del settore della logistica nonchè il progressivo abbandono delle zone industriali più vecchie, se non interverranno le amministrazioni con agevolazioni e piani di riconversione.







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